SETTORE GIOVANILE: INTERVISTA AL VICE ALLENATORE DELL’UNDER 16, MICHELE BATTISTELLI
Conosciamo meglio l’allenatore in seconda dell’Under 16, Michele Battistelli. La spalla, l’uomo di fiducia di Mattia Casaccia, racconta la sua esperienza nella grande famiglia biancorossa. Un mondo che ha conosciuto da pochi mesi, ma dove si è subito integrato. “Per me è stata un’esperienza completamente nuova, sinora non avevo mai fatto parte di una società professionistica e quindi c’è stata una prima fase in cui mi sono dovuto ambientare nella nuova realtà. Per questo devo ringraziare la società e gli altri componenti dello staff, che avevano già vissuto questa avventura, per avermi supportato e messo nelle condizioni di operare nel migliore dei modi. In particolare volevo ringraziare il Responsabile Scodanibbio, con il quale ci conoscevamo già da prima, che mi ha offerto questa possibilità sperando di aver ricambiato la fiducia riposta. Giunti ormai nella fase finale della stagione, quello che posso dire è che sicuramente l’impegno richiesto è importante come però è stato importante il percorso formativo, sia da un punto di vista tecnico che umano. Il ruolo di vice allenatore è un ruolo particolare non facile da interpretare, però mi ha permesso di osservare ed imparare molto, anche da errori fatti, dovuti alla novità. Infine, ma non meno importante, sono stato fortunato nell’aver trovato un gruppo di ragazzi veramente valido, sia tecnicamente che come persone, con il quale nel corso della stagione si è creato davvero un bel rapporto”.
Michele, soffermiamoci proprio sulla stagione che è stata ricca di soddisfazioni. E non è finita qui…
“Dal mio punto di vista i ragazzi hanno avuto una crescita graduale, esponenziale nella seconda parte. La soddisfazione maggiore per me e per tutto lo staff è stata quella di vedere un miglioramento significativo in quei giocatori che magari erano un po’ più indietro all’inizio e che poi mano a mano hanno avuto sempre più possibilità di giocare. Ed il raggiungimento di un livello ancora più alto nei giocatori che già partivano da una buona base. Questo dovuto sicuramente al lavoro, all’impegno, alla serietà ed alla disponibilità dei ragazzi che, naturalmente, come è giusto che sia alla loro età, sono cresciuti attraverso un percorso di alti e bassi ed in cui hanno avuto delle difficoltà, sia nell’assimilare i concetti che venivano loro richiesti, che come squadra. In realtà la soddisfazione maggiore che abbiamo avuto come staff è stata proprio su quest’ultimo punto, ovvero la trasformazione nel tempo di un gruppo di ragazzi in una vera squadra, con valori certi, sia in campo ma anche nello spogliatoio ed anche fuori. Non a caso infatti abbiamo raggiunto risultati importanti, qualificandoci per gli ottavi di finale del campionato, dopo aver disputato un girone di ritorno in cui abbiamo ottenuto tutte vittorie ad esclusione della prima gara in cui siamo stati sconfitti dal Cesena, squadra qualificata come prima delle 16 a livello nazionale”.
Superata l’Imolese, dal sorteggio è uscito il Lecco. Conoscete questa compagine?
“Un po’ ce lo aspettavamo, vista la graduatoria delle squadre qualificate di diritto e quelle che hanno dovuto disputare i play-off. Sicuramente saranno due partite difficili, in cui conterà poco quanto fatto sinora da entrambe le squadre a livello di numeri perché entreranno in gioco altri fattori, come lo stato mentale e fisico, l’esperienza, le motivazioni e soprattutto lo stato emotivo dato che parliamo sempre di ragazzi di 15/16 anni che nella maggior parte dei casi non hanno vissuto prima gare di questa importanza. Naturalmente ci prepareremo al meglio, come sempre al meglio delle nostre possibilità. Fare calcoli è solo destabilizzante, soprattutto in un settore giovanile. Non conosciamo bene il Lecco ma abbiamo delle informazioni su alcune loro individualità e sul loro modo di giocare che potrebbero sicuramente tornarci utili ma noi dobbiamo pensare ad approcciare bene la partita, ad essere compatti ed avere pazienza. Comunque vada, i ragazzi dovranno vivere questa esperienza con soddisfazione e serenità, sapendo che sarà una tappa del loro percorso di crescita”.
Quanto può migliorare ancora questo gruppo?
“Come detto prima, oggi la squadra ha dei valori tecnici ed umani sicuramente importanti dove, dal mio punto di vista, tutti hanno margini di miglioramento. Soprattutto vi sono delle individualità interessanti in prospettiva per la società, che possono sicuramente alzare ancora il livello compiendo altri step. Poi la voglia, la passione, il sacrificio, le motivazioni, sono tutte cose che fanno la differenza, a prescindere dalla carriera che ciascuno di loro possa fare, augurando naturalmente a tutti i ragazzi il meglio”.