
L’Ancona fa ricorso
L’Ancona, dopo il verdetto del giudice sportivo e all’indomani della partita con l’Olbia, ha deciso di fare ricorso. Tre giornate di squalifica, comminate a Davide Mondonico, sono troppe. Inoltre non è piaciuta affatto la direzione arbitrale. “Il nostro difensore, ha sicuramente sbagliato e la sua reazione dopo un colpo subito e delle provocazioni ricevute, è stata ingenua – ha detto il direttore sportivo Francesco Micciola -. E’ chiaro che i cartellini rimediati iniziano ad essere un po’ troppi. Il ragazzo deve acquistare freddezza e lucidità, soprattutto nei momenti più complicati della gara. Mondonico ha capito perfettamente che così non va bene, non deve mettere in difficoltà i compagni”. Poi altri particolari sulla gara del “Nespoli”. “Ho visto una buonissima Ancona, abbiamo interpretato bene la partita su un campo difficile – ha proseguito Micciola -. La vittoria è stata meritata, le insidie non mancavano ma siamo stati più forti. La direzione arbitrale non mi ha convinto, le scelte dell’arbitro Canci di Carrara non mi sono piaciute. Evidentemente ha incontrato una serata no. Inoltre, non è stato aiutato abbastanza dal quarto uomo. Dirò di più: il signor Caggiari di Cagliari è stato molto aggressivo con la nostra panchina. Si è rivolto in modo irrispettoso, anche con quella dell’Olbia, utilizzando frasi blasfeme. Il tutto a due passi dai rappresentanti della Procura federale. Mi dispiace, se uno legge le decisioni del giudice sportivo e non ha guardato la partita può farsi un’idea diversa visti i provvedimenti presi contro i nostri tesserati presenti vicino al mister. Per Colavitto è arrivata la prima espulsione della sua carriera tra i professionisti. L’ha rimediata per allontanare i suoi giocatori dalla mischia che si era creata. Lo staff è serio e perbene e ha sempre avuto un comportamento esemplare ed equilibrato.