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L’Ancona espugna Olbia

OLBIA-ANCONA 2-4

OLBIA (4-3-1-2): Gelmi; Renault (44st Gabrieli), Emersos, Bellodi, Travaglini; Occhioni (44st Sanna), Incerti, Biancu; Boganini (15st Babbi e 36st Konig); Ragatzu, Contini (15st Sueva) All. Occhiuzzi.

ANCONA (4-3-3): Vitali; Mezzoni, Mondonico, De Santis, Brogni (34st Martina sv); Simonetti, D’Eramo, (18st Gatto), Prezioso, (46st Bianconi); Petrella (18st Mattioli), Spagnoli, Moretti (34st Di Massimo) All. Colavitto.

Arbitro: Canci di Carrara

Reti: 8’ (rig.) e 11st Ragatzu, 16’ Moretti, 21’ Petrella, 43’ e 54st Spagnoli

Note: ammoniti Incerti, Brogni, Prezioso; espulsi Mondonico, Bellodi e il tecnico Colavitto al 44st, angoli 2-5, recupero 1’+ 9′, spettatori 873, incasso non comunicato.

OLBIA Vince, convince e diverte l’Ancona che torna con il massimo della posta in palio dalla trasferta sarda di Olbia. Seguita da cinquanta tifosi, che hanno abbandonato anzitempo il Nespoli per non perdere la coincidenza oraria non rinunciando comunque ad essere al fianco della propria squadra, la formazione di Gianluca Colavitto si è andata ad imporre con autorità e personalità. Dopo aver subito lo svantaggio all’ottavo minuto con un calcio di rigore realizzato dall’ex Cagliari Ragatzu (fallo di Simoneti su Biancu) la reazione dorica è stata veemente. Prima Moretti, ben imbeccato da Petrella, ha trafitto Gelmi. Poi è stato lo stesso Petrella a prendersi la scena. La formica atomica di Pratola Peligna realizza l’1-2 su punizione e si concede anche il lusso di regalare a Spagnoli la palla dell’1-3 che chiude la prima frazione. Nella ripresa, dopo appena undici minuti, Ragatzu riapre la partita ma non cambia l’esito dell’incontro. Nel finale espulsi Mondonico, Bellodi e il tecnico Colavitto. La prima in carriera.