FOCUS SETTORE GIOVANILE: PAROLA A MISTER CIAMPICHETTI
Lo sviluppo di un settore giovanile che sia un punto di riferimento per il territorio e un serbatoio di giocatori che in futuro arrivino anche alla prima squadra è uno degli obiettivi principali. Stavolta ad approfondire l’argomento è il tecnico allenatore degli under 8 e 9, Daniele Ciampichetti.
Mister sei tra i tecnici che hanno vissuto il passaggio dall’ Anconitana all’ U.S Ancona, come sta cambiando il settore giovanile dorico?
“Il primo anno di passaggio da un settore giovanile dilettantistico ad uno professionistico è stato, come prevedibile, un cambiamento molto netto negli obiettivi e nelle metodologie,
ma ognuna delle stagioni successive ha portato ulteriori step importanti. La crescita degli staff, lo scouting sempre più accurato, i camp, gli aggiornamenti interni, al punto che se riguardassimo ora a com’eravamo tre anni fa lo stacco risulterebbe ancora più evidente. I gruppi dell’attività di base crescono e migliorano in qualità ogni anno, grazie al lavoro degli staff tecnici sul campo e allo scouting, per arrivare a confrontarsi nelle categorie nazionali con realtà molto importanti”.
Oltre alle classiche partite della fase autunnale, diversi gruppi dell’attività di base sono già stati impegnati in tornei e vari test match, quanto sono importanti queste esperienze?
“Già nelle partite della fase autunnale ci confrontiamo con avversari di un anno più grandi, per aumentare l’intensità e le difficoltà che sono necessarie alla crescita dei ragazzi. Però proprio perché al termine dell’attività di base i gruppi dovranno confrontarsi con realtà molto importanti del panorama nazionale, questi tornei e test con altre società professionistiche o con società dilettantistiche di prima fascia sono molto utili per confrontarci e capire a che punto siamo e dove c’è ancora da crescere e migliorare. Al recente torneo di Natale al quale abbiamo preso parte a Fano, ad esempio, siamo stati gli unici a presentarci con una squadra Under9 di soli 2015, mentre altre società professionistiche come Vis Pesaro e Gubbio hanno partecipato coi 2014. E’ una scelta della società che trovo coraggiosa e lungimirante e dimostra come il focus non sia sul risultato ma sulla crescita nel lungo periodo, che non evita le difficoltà ai ragazzi ma anzi le reputa un’occasione di crescita da ricercare”.
Quali sono i principali obiettivi sui cui lavorate nelle categorie Under 8 e Under 9?
“In queste fasce d’età il focus è su capacità coordinative, dominio della palla e tecnica di base, iniziando a introdurre i primi concetti di scelte di gioco, in situazioni molto semplici dall’1vs1 a salire. Il tutto senza dimenticare che sono bambini di 8-9 anni e quindi l’aspetto ludico resta la motivazione primaria per loro. Sono due categorie separate da un solo anno eppure le differenze non sono poche, a partire dall’attività del weekend. Gli Under 8 infatti si confrontano in raggruppamenti di 3-4 società dove i bambini effettuano giochi e mini partite con squadre miste. Nell’Under 9, invece, iniziano delle vere e proprie partite 7vs7 su campi molto più ampi di quelli dell’Under 8 e quindi i bambini vanno accompagnati ad affrontare aspetti che per loro sono completamente nuovi, come occupazione degli spazi e scelte di gioco in situazioni più complesse. La prima parte della stagione dell’Under9 la dedichiamo proprio a questi obiettivi ed è molto stimolante vederli migliorare mese dopo mese”.