FOCUS CON IL COORDINATORE AREA PORTIERI, GIANLUCA GUBINELLI
La formazione del portiere è un aspetto complesso e articolato se si vogliono ottenere dei risultati significativi che pongano le basi per quello che sarà, poi, il numero uno completo di domani. A partire dalla categoria pulcini si pongono le fondamenta per costruire i giocatori del futuro, poiché alcuni aspetti sono allenabili in maniera proficua solo in questa età. Il caso più lampante è quello delle capacità coordinative, che hanno il loro maggior incremento tra i 7 e gli 11 anni, che possono essere perfezionate fino alla pubertà e che possono solo essere mantenute costanti dall’età post-puberale fino alla fine della carriera. Gianluca Gubinelli, coordinatore dell’Area portieri, ci ha spiegato il suo ruolo all’interno dell’Ancona.
Di che cosa ti occupi esattamente?
“Mi occupo settimanalmente di monitorare, tramite la registrazione di video, gli allenamenti realizzati dai nostri preparatori ponendo la massima attenzione nei dettagli. E’ fondamentale che seguano le nostre direttive indicate nelle linee guida. I filmati vengono analizzati da Luca Gentili, che è il responsabile, durante le nostre riunioni. Il contatto che ho con lui è quotidiano e questo mi permette di comunicare tutte le dinamiche che avvengono in campo, oltre ad avere delucidazioni tecniche su eventuali errori da me segnalati”.
Il tuo è anche un lavoro di ricerca?
“Per quanto riguarda l’attività di scouting quello che noi cerchiamo di vedere nei ragazzi è la struttura fisica e la cognitività. Che deve essere di un certo spessore soprattutto ragionando in proiezione futura, ma devo dire che la società sta facendo un grande sforzo perché mensilmente abbiamo sempre ragazzi da valutare. Tra video di allenamento e partite, andiamo ad analizzare i diversi atteggiamenti dei ragazzi e la loro crescita tecnica ed emotiva. Con l’area scouting ho un rapporto fitto, l’Ancona è vigile sul territorio pure per individuare profili di preparatori da integrare nel progetto”.