
CONVITTO U.S. ANCONA: “ORGOGLIO BIANCOROSSO”
In attesa del centro sportivo, da circa due anni, i ragazzi del vivaio sono ospitati nel convitto della comunità Papa Giovanni XXIII. Il club biancorosso, grazie all’impegno dello scouting Stefano Pizzi, è riuscita a trovare una struttura in grado di accogliere un buon numero di giovani calciatori. Aspiranti campioni venuti anche da fuori, con i genitori lontani. Ad Ancona sono i nostri tecnici e collaboratori a guidarli, ascoltarli, aiutarli ed educarli. Merito del tutor Massimo Minazzoli che sta facendo un lavoro straordinario. “Il nostro convitto è motivo di orgoglio, in poco più di due anni siamo riusciti a realizzare una piccola “Casa” Ancona – ha detto l’Amministratore delegato, Roberta Nocelli. I giovani del territorio e non che vivono nella struttura, hanno la possibilità di studiare e al tempo stesso di giocare nelle nostre compagini nazionali. Sono doverosi alcuni ringraziamenti, il primo a Stefano Pizzi, persona speciale dai grandi valori umani che ha i colori biancorossi stampati sul cuore. Grazie a lui siamo riusciti a realizzare questo piccolo grande sogno. Un’altra componente fondamentale sono le famiglie dei nostri atleti che ci hanno accordato la loro fiducia mettendo nelle nostre mani la quotidianità dei loro figli. Al nostro tutor Massimo Minazzoli che con pazienza, passione, competenza ed entusiasmo guida i ragazzi ogni minuto della giornata. Alla struttura che ci ospita, la comunità Papa Giovanni XXIII, con a capo Don Giancarlo. Non dimentichiamoci di Pasquale Valzano che, sia come segretario del settore giovanile, che come supporto al nostro tutor segue sempre da vicino le necessità dei giovani biancorossi. Al responsabile del settore giovanile Leonardo Scodanibbio quale presenza fondamentale di unione tra i ragazzi, tecnici e società. Un ringraziamento speciale ad Alberto Virgili che al di là del ruolo di direttore tecnico del settore giovanile ha capacità di sintesi e organizzative di straordinaria efficienza oltre ad essere stata la prima persona che ha sempre creduto nella costruzione importante del nostro vivaio. Per ultimo ma non da ultimo, alla proprietà, la nostra proprietà che crede da sempre nello sviluppo sostenibile del calcio e quindi nel calcio giovanile, lo fa con i fatti e non con le parole”
*Il commento è correlato al video pubblicato sul nostro canale Youtube che fa da focus alle attività del settore giovanile e che parte proprio dal convitto come episodio 1.