AREA PORTIERI: IL PUNTO CON LUCA GENTILI
Luca Gentili, è l’allenatore dei portieri e responsabile dell’intera area. Un incarico molto delicato, affidato a una figura dal grande peso specifico. Classe 1972, ex numero uno professionista che vanta esperienze con il Bari, Catanzaro (vittoria del campionato di Serie C1 nel 2004) e Taranto, per un totale di ben 256 incontri tra i professionisti (2 in Serie A, 1 in Serie B, 52 in Serie C1 e 201 in Serie C2). Terminata la carriera agonistica, Gentili ha iniziato quella di preparatore dei portieri. Dopo le prime esperienze con Nocerina e Latina, è entrato nello staff tecnico di mister Cristian Bucchi che ha seguito nelle avventure alla Maceratese, al Perugia, al Sassuolo, al Benevento e all’Empoli. Il tecnico biancorosso ha fatto il punto della situazione.
Da Responsabile dell’area portieri, come valuti il percorso che stanno facendo i nostri giovani numeri uno?
“Sicuramente il percorso è positivo. I nostri ragazzi si stanno impegnando molto, rispondono bene a tutte le richieste dei nostri allenatori durante gli allenamenti. Il focus è sulla parte tecnica, tattica e caratteriale. I miglioramenti devono essere completati con le partite, il punto più importante. Con le gare arriva l’esperienza che serve per migliorare. Che certo, passa anche attraverso gli errori. Il nostro obiettivo è quello di alzare sempre di più il livello”.
Nell’ area portieri la società sta investendo tanto: Il prossimo 24 febbraio ci sarà un incontro con le società affiliate proprio con voi protagonisti, quali sono gli obiettivi di queste giornate?
“Il club sta investendo molto è vero, non è scontato e per questo ringrazio. La società ci da la possibilità di avere a disposizione un allenatore per ogni categoria. Tecnici di buon livello che hanno grande passione. Io come Responsabile e Gianluca Gubinelli come Coordinatore, cerchiamo, attraverso dei confronti quotidiani e delle riunioni periodiche, di aggiornarci per dare ai ragazzi tutto quello che serve. Il 24 ci sarà un confronto con le affiliate: Ci ritroveremo per spiegare come va allenato un portiere nell’attività di base. Tratteremo quali sono gli obiettivi: Per i più piccolini ci soffermeremo sulla tecnica della rialzata e difesa della porta. Per gli Under 13 invece, difesa dello spazio e nelle uscite alte”.
Quali sono le caratteristiche fondamentali che ricercate nei portieri del settore giovanile?
“Quando andiamo a visionare i portieri piccolini, ci soffermiamo su quelli che hanno attitudine al ruolo, struttura, personalità e doti coordinative. Queste devono essere le basi per creare dei portieri di livello”.
Ruolo che da un punto di vista tecnico sta evolvendo sempre di più a livello di richieste, qual’è la principale differenza che riscontri nei portieri d’oggi rispetto alla tua generazione?
“Il portiere di adesso deve saper fare più cose rispetto a prima. Ai miei tempi bisognava pensare a difendere al meglio la porta e alle uscite alte. Oggi non basta fare solo questo. Bisogna saper coprire lo spazio, giocare alto sulla profondità, saper fare l’uno contro uno, impostare l’azione, leggere le azioni. Gli aspetti da allenare sono molteplici, la differenza è in questo”.