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ALBERTO SPAGNOLI: “ADESSO CONTINUITA'”

Alberto Spagnoli un fine settimana così lo sognava da un po’. Dopo la doppietta siglata sabato sera contro la Recanatese, ha staccato la spina per qualche ora dedicandosi agli affetti più cari. Tuttavia, l’occhio sullo smartphone, ha continuato a buttarlo. Tanti i messaggi ricevuti da amici e conoscenti, ma anche dai tifosi. Molti i complimenti per il gol di tacco, sulla stessa porta dove il 6 aprile del 2008, Maurizio Nassi infilò la porta della Salernitana sempre con una finezza. “Ho visto il video anche io, ma il suo è stato più bello – ha detto con la solita umiltà che lo contraddistingue -. Fare gol ti porta entusiasmo, consapevolezza. La stagione scorsa mi è servita per prendere un po’ più di fiducia. Le capacità le ho sempre avute, poi bisogna essere bravi a sfruttare le occasioni sia nei momenti in cui ne hai poche che quando ne hai di più. Non sono contento di tutti i palloni che ho toccato contro i leopardiani, ma è una mia caratteristica, che mi porterò sempre dietro, quella di essere molto autocritico. Potevo fare qualche assist, servire meglio qualche compagno negli ultimi passaggi. Abbiamo sfruttato male alcune occasioni, ma poi ho segnato, ho trovato entusiasmo. Il rigore? Cioffi mi ha chiesto di batterlo perché deve sbloccarsi, ma dopo una serie di sguardi ho preso il pallone perché volevo fare doppietta. Me la sentivo, mi era anche stata pronosticata in un audio da un amico di Pellizzari. In quel momento, quindi, sapevo che dovevo calciarlo io per fare 2-0 e chiudere la partita. Il gol è sempre una gioia incredibile, avrei preferito segnare sotto la curva ma va bene lo stesso. Il calore della gente si sente, la partita era sentita, c’era bisogno dei tre punti. Poi avevo in tribuna mia moglie, dopo tanto tempo è riuscita a venire a trovarmi, quindi dovevo fare bella figura e queste reti sono anche per lei. Sono contento perché abbiamo fatto una bella prestazione, potevamo fare più gol o prenderne qualcuno. È stata una partita aperta, penso che sia stata anche gradevole dagli spalti. A Sassari abbiamo fatto la nostra parte, poi gli episodi hanno fatto la differenza. Abbiamo giocato contro una squadra attrezzata, che sta lì davanti, quindi ci sta anche perderla. Eravamo un po’ frustrati per come era andata, perché comunque un punticino potevamo tirarlo fuori. Già dal volo di ritorno eravamo con la testa a questa partita, l’abbiamo preparata bene e . Abbiamo festeggiato, ma dobbiamo subito pensare ai prossimi impegni. I mezzi ci sono, i ragazzi sono carichi. La squadra è stata costruita in un modo, ci sono stati dei cambiamenti ma c’è la disponibilità di tutti per fare bene. L’entusiasmo porta entusiasmo, quindi continuando con queste prestazioni e con questi risultati si può puntare in alto, a fare il massimo nelle nostre possibilità. Sicuramente dobbiamo ragionare di partita in partita“. Infine un pensiero per Melchiorri, incrociato da avversario. “Provo una stima incredibile per Federico, ci ho parlato a fine partita e abbiamo scambiato la maglietta perché l’anno scorso non sono riuscito a chiedergli quella dell’Ancona. Avere la fortuna di giocare con giocatori che hanno calcato palcoscenici da quelli che ho calcato io è solo che un onore. Ho cercato di acquisire il massimo in quei pochi mesi in cui ho giocato con lui, poi è una persona fantastica, sia dentro che fuori dal campo”.